Il correttore di bozze è un detective

Ascoltando il consiglio che qualche tempo fa ci diede un lettore del blog abbiamo letto Variazioni in rosso (Variaciones en rojo) di Rodolfo Walsh, e ci è sembrato che valesse la pena di segnalarvelo.

Pubblicato in Italia da Sellerio per la prima volta nel 1998, il volume raccoglie tre racconti gialli dello scrittore argentino accomunati dalla presenza, come personaggio principale, di Daniel Hernández: un correttore di bozze.

Hernández lavora all’interno di una casa editrice, ma ha una incoercibile attrazione per gli enigmi, la discutibile fortuna di trovarvisi spesso invischiato e, in più, è amico del commissario Jiménez. Nella sua logica da detective molti di noi ameranno riconoscere la propensione “da redattore” alla ricerca dell’elemento che non quadra.

Fra tutti, più significativo per chi tenesse a trovare nella lettura agganci con il proprio lavoro è il primo dei tre racconti, intitolato L’avventura delle bozze: con tanto di pagine dattiloscritte inserite qua e là e disseminate di simboli per la correzione di bozze, Walsh racconta di come Daniel risolve il rompicapo di un complesso caso di omicidio calcolando dove, quando e in quanto tempo la vittima (un saggista della cui opera sta curando la revisione) ha annotato le modifiche alle prove di stampa. Gustosissimo.

Quando Rodriguez gli consegnò la pagina corretta, Daniel Mormorò:

“Sei minuti. Novantotto righe. Morel ha corretto ventidue prove di stampa.

Eccellente. Lei ha appena risolto il caso.”

5 pensieri su “Il correttore di bozze è un detective

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