Editing: un gioco per le vacanze

Avrete probabilmente già sentito parlare della teoria di Marshall McLuhan, secondo la quale per stabilire se un libro è di valore o no è sufficiente aprirlo a pagina 69.

Un gioco che tanti lettori hanno cominciato a fare, e che ha anche ispirato un blog dedicato.

Ci è venuto in mente, a suo tempo, che questo metodo potrebbe applicarsi anche all’editing: quando noi redattori seguiamo un’opera nel suo sviluppo totale a volte finiamo per acquisire un buono sguardo globale, ma smarrire l’approccio chirurgico verso il dettaglio, magari perché il testo era così malmesso in partenza che ci viene da pensare, a un certo punto, che abbiamo già fatto il massimo che si potesse fare.

Ebbene, un test per capire se il nostro intervento è sufficiente potrebbe essere proprio quello di aprire la bozza in una pagina centrale a caso e leggerla come se fosse la prima volta, dimenticando tutto ciò che la precede e la segue: siamo onesti, possiamo dire che è perfetta così oppure potrebbe migliorare?

Meno crudele verso noi stessi ma forse altrettanto formativo potrebbe essere invece “giocare all’editor” con volumi già pubblicati, magari quelli che ricevete in dono per Natale.

Aprite il libro a pagina 69 e leggetela: se foste voi l’editor, cambiereste qualcosa? Che cosa? Se vi va, postate nei commenti le vostre impietose osservazioni!

6 pensieri su “Editing: un gioco per le vacanze

  1. Ne avevo sentito parlare. Proverò il ‹gioco›. Peccato che il link sottostante la parola “blog” non è funzionante.
    Buon Natale a tutti!

  2. Ho corretto molte bozze, quelle di tutti i libri da me scritti. Non è facile correggere se stessi, ma devo dire che rarissimamente sono stati trovati errori.dopo la stampa.

  3. Ciao. Anche se in ritardo e fuori tempo per definirlo il gioco delle vacanze, mi permetto di intervenire, vista anche l’iniziativa ludica lodevole ma che ha avuto poco seguito.
    Pag.69, Cattedrale – Raymond Carver (Sì proprio lui, uno degli autori più editati della letteratura nord americana, ebbene c’è da editare in Cattedrale, che se non sbaglio non passò per le mani di Lish!)
    testo originale: “…Per la prima volta, sentì che erano insieme in questa cosa, in questo guaio. Si rese conto tutto d’un tratto che, fino a quel momento, questa cosa era successa a lei e a Scotty.”

    mio intervento di editing: “…Per la prima volta, sentì che erano insieme in questa cosa,[PER AUTORE, CONSIGLIO DI ELIMINARE: “in questa cosa,”] in questo guaio. Si rese conto tutto d’un tratto che, fino a quel momento, questa cosa era successa a lei e a Scotty.”

    Quindi, editato:

    “…Per la prima volta, sentì che erano insieme in questo guaio. Si rese conto tutto d’un tratto che, fino a quel momento, questa cosa era successa a lei e a Scotty.”

    🙂

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