Tariffe correzione bozze

Argomento spinoso per il correttore di bozze: tariffe, prezzi, paga oraria, compenso a cartella… Purtroppo un tariffario standard non esiste, esistono però tendenze che possono diventare prassi e sulle quali è possibile regolarvi.

Quanto è una cartella?

Come accade per i servizi traduzioni, in genere il prezzo si calcola a cartella. Se alcuni con questo termine indicano un testo di 2000 o 1500 caratteri, la maggior parte degli editori e delle agenzie letterarie o studi editoriali intende per cartella un testo di 1800 battute spazi inclusi.

  • come si calcola il numero di battute in un testo? È sufficiente selezionare il testo in Word, cliccare sul menu Strumenti e poi sull’opzione Conteggio parole, facendo attenzione a individuare la cifra che vi serve fra “battute spazi inclusi” o “spazi esclusi”.

Quali sono le tariffe correzione bozze?

Molto orientativamente, non si dovrebbe scendere sotto 1,50-3 euro lordi a cartella per una correzione di bozze semplice (secondo la difficoltà), sotto i 5 euro lordi a cartella per un editing, specie se la revisione include l’inserimento delle correzioni nel documento Word o Xpress / Indesign.

Molti vi chiederanno una tabella tariffe prima di mostrarvi il testo su cui dovrete lavorare, il che può rivelarsi un’arma a doppio taglio: se possibile, prima di stendere un preventivo fatevi inviare una pagina campione del lavoro e chiedete di specificare con esattezza di che tipo di correzione il cliente ha bisogno: caccia al refuso, revisione dello stile, controllo dei contenuti, dell’architettura generale o, per esempio, dei riferimenti bibliografici… In mancanza d’altro è consigliabile stabilire un range di prezzi a due voci: correzione bozze semplice o editing.

Alternativa: la tariffa oraria

A volte sarebbe più semplice poter avere una tariffa oraria, ma – a meno che vi lascino lavorare nella loro sede – difficilmente le case editrici concedono ai freelance di farsi pagare a ore.

Potete però calcolare quanto tempo impiegate per correggere un determinato testo facendo una prova con una decina di pagine.

In media, un editing leggero ha il ritmo di circa 30 cartelle al giorno, una correzione bozze semplice di circa 40-50 cartelle al giorno.
Un approfondimento sul tema qui.

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63 pensieri su “Tariffe correzione bozze

  1. Salve, sono un medico, e mi è stato chiesto di controllare in maniera tecnica un libro di “terapia medica” appena tradotto dal tedesco all’italiano.
    Ovviamente, oltre a trovare molto interessante la proposta, i primi dubbi si sono creati sul compenso giusto per un lavoro del genere.
    Da quanto mi sembra di aver capito devo farmi pagare in cartelle da 1800 caratteri (spazi inclusi?). E il prezzo dovrebbe essere al minimo 5 euro / cartella.
    Mi è stato inviato il primo capitolo (in word) giusto per farmi un’idea del lavoro da svolgere, ebbene, il lavoro mi sembra abbastanza impegnativo.
    Secondo voi, è accettabile chiedere un compenso maggiore, tipo 7euro a cartella, o è qualcosa di spropositato?
    Vi ringrazio per l’attenzione, e scusate ma sono un vero profano dell’argomento e sto provando a chiarirmi le idee.

    • Salve a tutti.
      Sono una traduttrice interprete di lingue ING-FRA-ITA e lavoro free-lance come traduttrice da e verso l’italiano, nonché come insegnante di lingue straniere.
      Ho lavorato in passato per una casa editrice di strozzini, per la quale mi occupavo dell’editing e della correzione bozze di testi tradotti dall’inglese, ma per i quali non venivo pagata a cartella, bensì mi veniva fatto svolgere il lavoro in orario di ufficio (nel mentre, rispondevo al telefono, svolgevo lavoro di front office, avevo contatti con i distributori e quant’altro…), dunque non ho idea delle tariffe per la correzione.
      Mi è stato chiesto di correggere una tesi, scritta in lingua inglese, per un dottorato di ricerca in scienze del linguaggio. Si tratta di un lavoro molto tecnico di ben 478 cartelle (ho diviso il numero di caratteri per 1800, come da Voi indicato) e mi è stato chiesto di correggere solo gli eventuali errori di lingua/ortografia/word order in inglese, senza assolutamente andare ad analizzare il contenuto, anche perché, dato l’argomento, dubito che ne sarei in grado! Lo studente che ha scritto la tesi è madrelingua portoghese ma, da una lettura approssimativa di una parte del testo, mi pare che abbia un inglese piuttosto fluente. Il lavoro deve essere consegnato ai suoi relatori entro fine febbraio per la revisione finale, dunque non c’è molto tempo. Ho provato a leggere una decina di cartelle e, a dire il vero, non mi pare vi siano errori. Lo studente è un privato, ma ha necessità della ricevuta (posso rilasciare ricevuta di prestazione occasionale, quindi il cliente dovrà versare in più il 20% del totale, come ritenuta d’acconto) poiché per pagare la correzione usufruirà di un assegno di ricerca che ha “vinto” e può utilizzare solo giustificando le spese.
      Quanto dovrei chiedere, secondo Voi?
      Ho fissato un incontro con il cliente mercoledì p.v. per stabilire delle date di consegna, ma vorrei andare da lui già con un preventivo di massima…
      Aspetto Vostre notizie e consigli… Grazie mille a tutti quelli che mi hanno letta fino in fondo e a quelli che mi risponderanno. Laila

      • Cara Laila, è sempre difficile dare consigli sui prezzi. In linea generale una revisione di questo tipo viene affidata a un madrelingua, richiede parecchio tempo e costa circa la metà del prezzo medio di una traduzione. Fine febbraio è un tempo un po’ stretto ma se l’inglese è davvero corretto ce la puoi fare. Certo le cartelle sono tante e lui è un privato, difficile fargli pagare 15 euro a cartella… Pistola alla tempia, direi che puoi scendere fino a 5.

      • David De Ciantis la tua richiesta è rivolta a Laila o a noi? Se hai bisogno di far correggere un testo ti chiedo di scriverci a info@correzionebozze.it indicando il numero di caratteri spazi inclusi, il tipo di intervento di cui pensi di avere necessità e, se possibile, allegando un campione del testo. Grazie.

  2. Assolutamente sì! Se il tuo compito è anche quello di controllare la credibilità dei contenuti puoi chiedere tranquillamente 10 o 15 euro a cartella. Se invece si tratta solo di dare una sistemata all’italiano e alla struttura generale 7 euro mi paiono una cifra equa. Se hai dei dubbi puoi fare anche una prova di quanto tempo impieghi per lavorare a una cartella e fissare un compenso a ore, o fare un compromesso fra il tempo e il denaro…

    • Fatemi capire… tu, per quello che mi riguarda, dovresti dare 30 euro l’ora per imparare l’italiano, o, almeno, cercare di imparare la punteggiatura. Inoltre, e se insisti mi ci trovi, il costo di 7 euro è una stronzata nonché una follia. 4/5 sono già tanti, troppi.

  3. buongiorno a tutti.
    Approfitto della vostra disponibilità per chiedervi un consiglio: mi è stato chiesto un preventivo per correggere le bozze di una rivista tecnica bimestrale (settore automotive, articoli in italiano scritti da ingegneri). La correzione sarà per i soli refusi, errori grammaticali e fluidità stilistica, senza interventi sulla terminologia e i concetti tecnici. La rivista mi verrà data già impaginata, per la correzione cartacea, quindi non riesco a quantificare le battute o le cartelle, ma sono circa 60 pagine di testo, formato UNI, intervallate da immagini e tabelle. Nella necessità di stabilire un forfait (proprio per i problemi nel determinare la quantità di battute di ogni singola uscita) e con una tempistica di 2 giorni per completare la correzione, quanto mi consigliate di conteggiare ogni uscita?
    grazie mille per l’aiuto che vorrete darmi, cordiali saluti.

  4. Ti suggerirei di proporre un forfait per il primo numero, da confermare una volta svolto il lavoro. Per esempio puoi ipotizzare una cartella a pagina e applicare la tariffa che di solito applichi per la lettura refusi, moltiplicata per 60. Altrimenti puoi semplicemente calcolare qual è il compenso minimo che chiederesti a giornata e usare quello come base, moltiplicato per i 2 giorni di lavorazione.

  5. grazie mille per il suggerimento: penso che applicherò la seconda ipotesi, quella riferita al tempo complessivo di lavorazione!

  6. Buongiorno alla Redazione,

    ho iniziato da poco a correggere bozze x conto di una casa editrice. Mi è stato chiesto ultimamente di fare un lavoro più complesso: l’editor di un racconto di c.ca 100 pgg.
    Ho corretto errori di ortografia, sintassi, refusi, ho scelto sinonimi, etc., ma soprattutto ho dovuto letteralmente rimpostare l’architettura del racconto e il periodare, date alcune contraddizioni e la forma.
    Ora non sono in grado di chiedere il compenso, che l’editore mi ha sollecitato. Temo di sbagliare a chiedere il corrispettivo economico. come comportarmi? Indicativamente, quale importo posso richiedere?
    Vi sarei molto grata di una sollecita risposta. Ancora grazie.

  7. In effetti non è mai facile stabilire un compenso; io valuterei in primo luogo quanto tempo ti è servito per completare il lavoro: se per esempio ci sono volute 20 ore, e in media la casa editrice ti paga circa 10 euro l’ora, allora puoi chiedere circa 200 euro. In secondo luogo farei un paragone con quanto ti viene pagata la correzione bozze standard: un editing costa di solito all’incirca una volta e mezza in più rispetto alla correzione di bozze semplice per cui si ti danno, poniamo, 2 euro a cartella per la correzione puoi chiederne almeno 5 per l’editing. Si spera però che ti paghino un po’ di più, visto che si tratta di un lavoro complesso e lungo… secondo me una tariffa equa è tra i 6 e gli 8 euro a cartella.

  8. Mamminamia. Una piccola casa di str…. (con cui ovviamente non ho più contatti) mi dava 1 euro per le bozze e 4 per la revisione di una traduzione, rendetevi conto. Senza mai dirmi “grazie, ben fatto”.

  9. Buongiorno, ho letto tutti i punti di questo post e li ho trovati interessanti, oltre al fatto che voi tutti mi date la sensazione di essere persone serie.
    Sono laureata in Lettere, ho corretto un paio di tesi senza che i rispettivi professori trovassero altri errori e poi ho curato l’editing di un romanzo. Si tratta di un mio conoscente che avendo difficoltà nella resa scritta si è voluto avvalere delle mie risorse. Lui è rimasto soddisfatto e il suo romanzo è seriamente al vaglio di una casa editrice. Tramite lui sono stata contattata da un medico sportivo che sta scrivendo un manuale sulla storia del motociclismo, vorrebbe un lavoro di correzione e di editing, quanto dovrei chiedere come compenso?
    In molti mi stanno consigliando di farmi avanti in case editrici e agenzie letterarie, voi che mi consigliate?

    • Cara Simona, se come sembra sei portata per l’editing potresti certamente proporti come lettrice presso le agenzie o redattrice nelle case editrici, magari dopo avere consolidato la tua formazione con un corso e con la lettura di qualche manuale “del mestiere” (in questo blog trovi qualche suggerimento sotto la categoria “bibliografia”). E’ molto positivo che tu abbia la possibilità di “allenarti” su testi di tipo diverso, ti aiuterà senz’altro se vuoi intraprendere questa via.
      Dato che per te si tratta delle prime esperienze, ti suggerirei una tariffa intermedia (per esempio 3-4 euro a cartella a seconda della difficoltà del lavoro): puoi fare una prova e valutare quanto tempo pensi di impiegare per rivedere una cartella di testo e regolarti di conseguenza. Trovi ulteriori indicazioni per stabilire un preventivo in questo post: https://correttricedibozze.wordpress.com/2011/04/11/correzione-bozze-come-fare-un-preventivo/.
      In bocca al lupo!

  10. i libri che sto scrivendo toccano argomenti religiosi necessitano di una impostazione più italianizzata nel testo, e una correzione di errori grammaticali, il primo libro o bozza si intitola la nave dell’amore sono circa 150 pagine comprensive di fotografie ci ho lavorato per due anni, spero che qualcuno mi risponda se è interessato all’argomento grazie luigi

  11. Una domanda da profana. Su un testo di 124.500 caratteri e 20.565 parole. Quante cartelle vengono calcolate? E qual’è il prezzo che devo chiedere per un lavoro di editing? Grazie

  12. Grazie,
    Credo di rientrare nella fascia:
    Revisione di testi forniti dal cliente: editing (revisione stilistica e sostanziale dei contenuti)

    € 5,00 / cartella

    E’ un prezzo equo?

    • Ringrazio nuovamente. Ci sarà però un range di tariffa: Min-Max ?
      Dal vostro sito ne ho desunto che 5 euro fosse la cifra minima per un lavoro di editing pregevole. Per vostra esperienza, quale è la cifra massima che si potrebbe richiedere? Grazie.

  13. Salve!
    Mi è stata chiesta una collaborazione per stampare un libricino con le memorie di un signore appassionato da una vita della caccia. In pratica mi consegnerebbe delle registrazioni, ognuna con un episodio della sua vita da appassionato di questo sport che ha praticato anche a livelli agonistici, che dovrei sbobinare, riformulare in forma più corretta e arricchire con particolari tali da rendere questi racconti più “romanzati”. L’idea è di tirar fuori una decina d’episodi per un centinaio di pagine (comprese foto).
    Quanto potrei chiedere come compenso? Mi viene difficile stabilirlo in base ai consigli riportati in questo post poiché non è semplice editing su un testo prestabilito: il numero (anche approssimativo) di battute totali verranno fuori solo dopo la prima fase di trascrizione. Seguirà poi credo una fase successiva per rendere il testo nella forma e nei contenuti più conforme alla sua idea.
    Grazie anticipatamente!

    • Molto difficile in effetti stabilire un prezzo… Io suddividerei il preventivo in più voci. Per prima cosa, un compenso fisso a pagina per la sbobinatura (ci si potrebbe basare su una prova diretta, incrociando i dati con le tariffe dei servizi on-line che eseguono questi servizi) e uno per il primo editing. Non vorrei azzardare ma vista la tipologia di intervento starei sopra la soglia degli 8 euro a cartella per l’editing, salendo ulteriormente se la riscrittura fosse davvero massiccia. Per dargli un’idea del prezzo finale potresti editare qualche pagina campione, oppure calcolare grossomodo quante pagine si sbobinano in un’ora e di conseguenza stabilire il prezzo medio dell’editing di un’ora di registrato. Poi, in un secondo momento, concorderei con l’autore il compenso per la fase successiva.

      • Grazie!
        Intanto farò una prova a sbobinare un tot di minuti di parlato per rendermi conto orientativamente per esempio un’ora a quante cartelle standard potrebbe corrispondere e poi fare un prezzo totale a cartella comprensivo di tutto…

  14. Salve a tutti.
    Sono una traduttrice interprete di lingue ING-FRA-ITA e lavoro free-lance come traduttrice da e verso l’italiano, nonché come insegnante di lingue straniere.
    Ho lavorato in passato per una casa editrice di strozzini, per la quale mi occupavo dell’editing e della correzione bozze di testi tradotti dall’inglese, ma per i quali non venivo pagata a cartella, bensì mi veniva fatto svolgere il lavoro in orario di ufficio (nel mentre, rispondevo al telefono, svolgevo lavoro di front office, avevo contatti con i distributori e quant’altro…), dunque non ho idea delle tariffe per la correzione.
    Mi è stato chiesto di correggere una tesi, scritta in lingua inglese, per un dottorato di ricerca in scienze del linguaggio. Si tratta di un lavoro molto tecnico di ben 478 cartelle (ho diviso il numero di caratteri per 1800, come da Voi indicato) e mi è stato chiesto di correggere solo gli eventuali errori di lingua/ortografia/word order in inglese, senza assolutamente andare ad analizzare il contenuto, anche perché, dato l’argomento, dubito che ne sarei in grado! Lo studente che ha scritto la tesi è madrelingua portoghese ma, da una lettura approssimativa di una parte del testo, mi pare che abbia un inglese piuttosto fluente. Il lavoro deve essere consegnato ai suoi relatori entro fine febbraio per la revisione finale, dunque non c’è molto tempo. Ho provato a leggere una decina di cartelle e, a dire il vero, non mi pare vi siano errori. Lo studente è un privato, ma ha necessità della ricevuta (posso rilasciare ricevuta di prestazione occasionale, quindi il cliente dovrà versare in più il 20% del totale, come ritenuta d’acconto) poiché per pagare la correzione usufruirà di un assegno di ricerca che ha “vinto” e può utilizzare solo giustificando le spese.
    Quanto dovrei chiedere, secondo Voi?
    Ho fissato un incontro con il cliente mercoledì p.v. per stabilire delle date di consegna, ma vorrei andare da lui già con un preventivo di massima…
    Aspetto Vostre notizie e consigli… Grazie mille a tutti quelli che mi hanno letta fino in fondo e a quelli che mi risponderanno. Laila

  15. Buongiorno a tutti.
    Anni fa ho aiutato per un lungo periodo una collega più “anziana” a scrivere diversi libri e svariati articoli. Il lavoro non era esattamente quello del correttore di bozze, perché, per esempio nel caso della sua tesi di specializzazione, l’ho aiutata molto anche nell’organizzazione del materiale e nella “espansione” di sezioni che lei scriveva sotto forma di punti. Io ho poi sospeso la collaborazione per potermi dedicare alle mia formazione e al mio lavoro.
    Ora, passato il tempo che le avevo chiesto, mi ha ricontattato per un nuovo lavoro. Io mi sono sempre fatta pagare ad ore e devo dire che la collega non ha mai fatto alcuna questione… Oggi, però, mi domando se non fosse anche perché mi facevo comunque pagare poco.
    Per questo, vista la competenza e la gentilezza delle vostre risposte, volevo domandarvi, nel caso decidessi di accettare nuovamente il lavoro, quanto potrebbe essere la tariffa oraria, in modo da poter decidere se continuare così o proporle un pagamento a cartella (che però sarebbe difficile, perché spesso, dopo la mia “ripassata” i suoi testi subiscono notevoli variazioni di lunghezza).

    Grazie,
    Eugenia

    • Ci fa piacere esserti utile! Il nostro mestiere è (relativamente) antico, ma a mio parere assolutamente immerso nell’era Internet, mezzo del quale si serve e attraverso il quale transita gran parte del lavoro del correttore.

  16. Salve, scusate mi hanno chiesto un preventivo per la correzione di un catalogo di numismatica che dovrebbe andare in stampa. Non ho idea di quanto chiedere, qualcuno avrebbe un suggerimento? Grazie, grazie Rita

  17. Nessuno è stato assunto come correttore di bozze in una casa editrice? Quanto ti danno in genere? Cioè quanto dovrei chiedere per un full time (8 ore) e quanto per un part-time (4 ore) per 5 giorni a settimana?

    • Sono molto curiosa della risposta dei colleghi. A me è successo una volta sola, molti anni fa, ma con un co.co.pro. dell’epoca. Ai tempi mi davano circa 800 euro per un full time, ma è passato tanto tempo!

  18. Mi fa sorridere quel “stringiamo i denti” finale perché, in quasi un anno di esperienza come correttrice di bozze freelance, ho lavorato per sei editori medio-piccoli e il compenso migliore finora è stato € 0,50/cartella. Non avendo partita IVA e facendo ricevuta per lavoro occasionale, poi, va calcolato il 20% in meno (ma tanto anche le partite IVA non mi pare se la passino bene).
    Se non ti sta bene non serve ribellarsi, perché loro un piano o una persona B già ce l’hanno, mentre tu ti farai pure un bel giro al lago, ma intanto non lavorerai e non guadagnerai nemmeno quel poco che ti serve per non farti pagare le tue piccole spese da altri.
    Il risultato? A 30 anni lavori bene, lavori tanto e alla fine ti ritrovi un compenso ridicolo (non si può parlare di stipendio) che ti fa sentire stupida, per un lavoro che è tutt’altro che stupido e ridicolo.
    E’ una situazione frustrante: da un lato fai quello che ti piace, dall’altro guadagni quasi zero. Perché lo fai? Perché non hai alternativa. E perché l’editoria è il campo in cui vuoi lavorare, e anche se continui a inviare cv ai “pesci grossi”, per adesso ci sono quelli piccoli e piccoli guadagni.
    Qualche consiglio da chi ha più esperienza di me? Grazie.

    • L’unica cosa che mi sento di dire è che se nessuna persona B accettasse compensi ridicoli non si porrebbe il problema, ma so bene che è utopia. Per i primi anni anche per me è stato così, poi le cose sono migliorate progressivamente, ma il meccanismo resta nel complesso sfavorevole.

  19. Buongiorno,
    sono stata ingaggiata come addetta alla comunicazione per una Onlus. Mio compito sarà di redigere dei progetti da presentare ad istituti territoriali. Riguardo alla retribuzione mi è stato detto soltanto che avverrà a cartella. Quanto sarebbe giusto percepire per cartella, considerando che non è un lavoro di correzione ma invenzione?

  20. Cara Paola, credo che in questo caso sia ragionevole impostare un compenso basato sul tempo medio che impiegherai per stendere una cartella. Immagino che a monte ci debba essere un grosso lavoro di programmazione e ricerca, quindi presumo che accordarsi su una sorta di forfait orario sia la cosa più sensata.

  21. […] “Ho scritto un romanzo e vorrei sapere quanto mi costa una revisione” La domanda più frequente, giustamente, riguarda il prezzo. Per dare una risposta occorre rendere chiara all’autore, se non ha dimestichezza con la questione, qual è la differenza fra editing e correzione bozze, assicurarci di quale sia l’intervento che desidera e solo a quel punto parlare di tariffe. […]

  22. […] Correttore di bozze senza esperienza: a chi inviare il curriculumVi sarete già accorti che le offerte di lavoro nell’editoria non abbondano negli annunci online. Non c’è tanta richiesta, e stranamente questa non passa molto per i canali consueti, mentre si appoggia abbastanza sul passaparola. Per chi non può ancora vantare una “buona fama”, essendo agli inizi della ricerca, non resta che inviare il cv nel modo più efficace possibile. Alcuni consigli:– quasi nessuno ha tempo di investire sulla formazione delle nuove leve: come detto sopra, è preferibile esibire nel cv almeno una preparazione di base, e valorizzare eventuali competenze collaterali;– fatevi un buon profilo su linkedin;– non esistono solo le case editrici: cercate indirizzi di studi editoriali, agenzie letterarie, service editoriali, redazioni di piccole riviste o di magazine online;– non inviate cv alle tipografie (non se ne faranno nulla) o ai freelance indipendenti (anche se qualcuno di loro potrebbe avere bisogno di un supporto, non avrà tempo per formarvi e cercherà un partner già esperto);– datevi il tempo di esplorare siti e pagine dei potenziali datori di lavoro, in modo da indirizzare cv e lettere di presentazione mirate: ci vuole molto tempo, ma non è tempo perso;– nel 99% dei casi i destinatari non avranno il tempo di rispondervi, dato che ricevono centinaia di proposte; non significa che non abbiano letto e archiviato i cv più interessanti (noi lo facciamo sempre).Approfondimenti: Casa editrice cerca correttore di bozze; Lavoro correttore bozze: a chi invio il CV?; Lavorare nell’editoria: link utili; Trovare lavoro nell’editoria: marketplace e business speed date.La ricerca di clienti per i freelanceSe si è alla prima esperienza, trovare clienti come freelance in telelavoro (e anche in sede) non è facile, ma nemmeno impossibile.In questo caso, non si tratta di proporsi come candidato ma come professionista in grado di offrire dei servizi. Quindi:– create una presentazione efficace, concisa e realistica di cosa sapete fare concretamente;– promuovetevi in tutti i modi che vi sembrano sensati, senza mentire né “gonfiare” troppo, ma senza timore: fate in modo che i potenziali clienti, cercando il vostro nome in Google, trovino qualche conferma delle vostre capacità (che sia il profilo linkedin, una pagina personale sui social, degli articoli online con la vostra firma…);– valutate l’ipotesi di proporvi in team con altri colleghi, offrendo così più servizi (è così che siamo nati noi);– tenete pronto un tariffario: se sono interessati a voi, è la prima cosa che vi chiederanno. Approfondimento: Tariffe correzione bozze. […]

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